Shakti Integral Yoga©. di M.to Felice Vernillo
Il mal di schiena
Se chiedessimo alla maggior parte degli insegnanti di yoga quale tipo di persona si avvicina a questa disciplina salterebbe subito all’occhio che il maggior numero di persone è spinto da due motivazioni:o si sente stressato e pensa che lo yoga possa favorire il rilassamento, oppure soffre di mal di schiena.
La percezione dello yoga nel mondo contemporaneo segue maggiormente questi due filoni. Da un lato l’idea che questa disciplina attraverso l’esecuzione delle asana aiuti a scaricare le tensioni e possa combattere l’eccessivo stress a cui siamo sottoposti e dall’altro spesso sono i professionisti, come i medici, fisioterapisti, osteopati a suggerire di praticare yoga a soggetti con problematiche relative alle posture, in particolare quelle della colonna vertebrale. Possiamo affermare quindi che lo yoga delle posture (asana) trova il suo vero e proprio asse centrale nella Colonna Vertebrale.
La colonna vertebrale è una conquista eccezionale in termini di equilibrio per la sua struttura assai lunga su una base molto piccola, cioè i piedi. Inoltre per l’effetto della forza di gravità, nel corso degli anni si può giungere all’usura delle vertebre, si può aggiungere lo schiacciamento dato dal peso della struttura e molte abitudini di vita posturali possono rivelarsi dannose nel tempo. In questo caso le pratiche di allungamento tipiche dello yoga, possono senz’altro essere di aiuto; inoltre la colonna vertebrale è anche parte del sistema nervoso, al suo interno corre il midollo spinale, da cui si diramano un sistema di terminazioni nervose che sono necessarie per molte funzioni del nostro corpo.
Da non dimenticare inoltre una relazione tra la funzione respiratoria ed i movimenti della colonna: ad ogni inspirazione infatti il corpo si riempie di aria e la colonna è sensibile a tale espansione allungandosi, nell’espirazione al contrario lo svuotamento provoca un accorciamento della colonna. Se quindi la respirazione avviene correttamente essa viene sottoposta ad un continuo benefico movimento. Il corpo, il respiro e le dinamiche che si creano tra di loro costituiscono il materiale da cui parte lo yoga, che ha come obiettivo quello di raggiungere la mente attraverso un lavoro accurato sul corpo, ed è giusto quindi collocare al centro della pratica yogica di asana la colonna vertebrale ed i suoi movimenti.
La colonna vertebrale “o Rachide” è l’asse centrale e portante del corpo umano; i movimenti possibili possono essere suddivisi in, allungamento, flessione, inclinazione, rotazione, estensione. Questi movimenti nella pratica dello yoga servono per rimuovere dal corpo tutto ciò che è in eccesso e definito “tossico”, come le tensioni, le rigidità e i blocchi, relativi a muscoli, articolazioni e organi interni.
Questa liberazione dalla rigidità, ci permette di avere una percezione reale e completa di noi stessi, ci offre un modo nuovo di rapportarci con il corpo ed entrare in contatto con esso, riconoscendo le sue difficoltà le sue rigidità, che sono anche frutto di un vissuto emotivo e ci mette pian piano, attraverso la pratica yoga, nella condizione di eliminare tali tensioni fisiche e di conseguenza anche mentali, migliorando anche le relazioni con gli altri, apportando una migliore qualità di vita.