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“SURYA NAMASKARA” (SALUTO AL SOLE)

SURYA NAMASKARA”

(SALUTO AL SOLE)

 

Si può considerare il Surya namaskara una pratica autonoma, completa in se stessa, infatti rispetto alle asanas dello yoga, ha la caratteristica di essere una sequenza di posizioni, dinamica.

La sua funzione è duplice. Una è quella di sciogliere sapientemente il corpo e prepararlo ad affrontare lo stress della giornata, ideale come inizio di una lezione yoga, esso tuttavia se praticato in una condizione di profonda interiorizzazione, diviene una pratica di meditazione in movimento.

 

Surya è il nome del sole, Namascara significa saluto, da cui “ Saluto al Sole”.

Il sole è la fonte di ogni energia, la vita sarebbe impossibile senza il sole, per questo il sole è considerato la divinità della salute e della longevità

Per migliaia di anni in India il popolo ha sviluppato empiricamente la scienza e la tecnica di ricevere e utilizzare questa fonte di energia cosmica. Questa scienza è chiamata yoga.

 

Il Surya namaskara è una sequenza dinamica che comprende alcune posizioni del corpo, che si susseguono l’una all’altra accompagnate da un ritmo respiratorio controllato. E’ una sequenza che realizza una perfetta sintesi di cultura del corpo, mente e spirito.

Il miglior momento per praticarlo è al mattino, al sorgere del sole. Se ciò non è possibile, ogni momento prima della colazione può andar bene.

Se si è nell’impossibilità di praticarlo al mattino, lo si può praticare la sera dopo il lavoro. Non si dovrebbe mangiare per almeno due ore prima della pratica.

Dopo la fatica di una giornata di lavoro, praticare una dozzina di volte questa sequenza, nella quiete di una stanza avrà un effetto veramente ristoratore. Un tappetino o una stuoia è tutto ciò che occorre. Il corpo dovrebbe essere il più nudo possibile, se potete far ciò al mattino il sole fornirà all’organismo molta energia.

 

Il Surya namaskara, quindi può, se adeguatamente e coscientemente eseguito, sintonizzare l’organismo con una delle più potenti sorgenti di energia cosmica, il sole, in cui onore tale pratica venne originariamente elaborata dagli antichi Yogi.

Una volta sintonizzati con le fonti dell’energia cosmica, potremo vivere nella gioia, nella bellezza e nell’armonia della creazione. La linea divisoria fra io e non io, causa di tutti i conflitti e confusioni, è eliminata, e l’amore puro, la compassione ( Karuna) si rivela. Karuna , la compassione, è una delle forze più potenti di tutta la creazione.

Il suryna namaskara ci può condurre all’esperienza di questa forza.

Perché non tentare l’esperimento e provare personalmente se ciò sia vero o meno?

Dieci minuti ogni mattina ( 6-12 o 24 sequenze), sono sufficienti, si può cominciare subito.

Se si persevera seriamente in questa pratica si noterà un cambiamento in voi stessi, e nell’ambiente che vi circonda. Troverete che potete godere molto meglio delle funzioni del vostro corpo, come mangiare, digerire, dormire, lavorare ecc…

Noterete di essere capaci di sentire “ la gioia della vita”, sentirete entro voi stessi e ovunque la vibrante energia della creazione. Simultaneamente si sentirà che ogni cosa vivente e non vivente non è distinta e differente da voi. Allora cessa ogni conflitto o tensione.

 

Secondo la tradizione, la pratica del surya namaskara và sostenuta, oltre che dalla respirazione controllata, dalla ripetizione ad alta voce di alcuni suoni detti “Mantra”. Il Mantra è una formula ripetuta in lingua Sanscrita (antica lingua Indiana), che nella fattispecie esprime un’invocazione alle qualità del sole.

Nell’India antica i saggi Yogi sperimentarono a lungo la tecnica di queste vibrazioni o mantra. E vennero alla conclusione (come ora sta facendo la scienza moderna) che tutto ciò che è creato e tutto ciò che può essere oggetto di esperienza consiste essenzialmente di vibrazioni.

Le vibrazioni possono condizionare la materia, l’energia è costituita da moti vibratori.

I suoni emessi in un particolare modo da uno strumento imperfetto quale è l’uomo, possono rendere più energia e sensibilizzare la personalità umana, il suo contenuto e la sua potenza.

Appropriati mantra sono dispensatori di energia.

 

1. Om Mitrata Namah (prostrazioni a colui che è affettuoso con tutti)

2. Om Ravaye Namah (prostrazioni a colui che è la causa del cambiamento)

3. Om Suryaya Namah (prostrazioni a colui che induce all’attività)

4. Om Bhanave Namah (prostrazioni a colui che diffonde luce)

5. Om Khagaya Namah (prostrazioni a colui che si muove nel cielo)

6. Om Pushne Namah (prostrazioni a colui che nutre tutti)

7. Om Hiranyagarbhaya Namah (prostrazioni a colui che contiene tutto)

8. Om Marichaye Namah (prostrazioni a colui che possiede raggi)

9. Om Adityaya Namah (prostrazioni a colui che è figlio di Aditi)

10. Om Savitre Namah (prostrazioni a colui che produce tutto)

11. Om Arkaya Namah (prostrazioni a colui che è degno di essere adorato)

12. Om Bhaskaraya Namah (Prostrazioni a colui che è la causa dello splendore)

 

 

Si consiglia: 1– prima imparare bene la sequenza delle posizioni, iniziando la pratica a ritmo lento, aumentandolo man mano.

( di sequenze ne esistono varie, noi in questa sede esponiamo la più conosciuta )

2– Abbinare alla sequenza le inspirazioni ed espirazioni.

3– Solo dopo la padronanza della sequenza con la giusta respirazione possiamo abbinare la ripetizione dei Mantra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA PRATICA:

 

La sequenza più conosciuta è quella detta: “RISHIKESH “ elaborata da grande Swami Sivananda. E’ composta da 12 posizioni.

 

 

Pos. 1 – In piedi, orientati in direzione del sole, gambe unite, mani giunte davanti allo sterno che premono l’una contro l’altra per produrre un’ampia apertura pettorale. Inspirare riempiendo al massimo i polmoni. Respirare solo dal naso.Respirazioni ed espirazioni lente con piena concentrazione della mente sul respiro.

 

 

Om Mitrata Namah

 

Pos. 2 – Durante una inspirazione si innalzano le braccia in alto e si estende il corpo all’indietro.

Posizione stimolante per la colonna vertebrale e le ghiandole surrenali.

 

 

 

 

 

Pos. 3 – Durante un’espirazione, flessione del corpo in avanti portando le mani a terra con le gambe tese ed unite, piegare al massimo il capo in avanti.

Posizione che stimola la colonna vertebrale e l’area delle ghiandole endocrine, benefici su fegato e milza.

 

Pos. 4 – Durante una inspirazione, tenendo le mani a terra si porta indietro la gamba sinistra e si appoggia il ginocchio a terra, capo che si innalza verso il soffitto.

Posizione stimolante per il bacino e le anche.

 

Pos. 5 – Durante una espirazione e inspirare, tenendo le mani a terra, portare indietro la gamba destra, distendendo entrambe le gambe, braccia tese con lo sguardo rivolto davanti, tutto il corpo risulta parallelo al terreno.

Posizione stimolante per braccia e gambe.

 

Pos. 6 – Durante una espirazione, scendere a terra, con le ginocchia piegando le gambe, con il petto, e con la fronte, Il bacino rimane sollevato dal terreno.

Posizione stimolante per la colonna vertebrale.

 

 

 

Pos. 7 – Durante una inspirazione, portare a terra il bacino e sollevare il torace insieme all’addome.

Posizione che rende flessibile la colonna vertebrale e stimola gli organi addominali.

 

Pos. 8 – Durante una espirazione, sollevare il bacino portando l’osso sacro più in alto possibile, braccia e gambe tese. Non spostare né mani né piedi da dove si trovano all’inizio.

Posizione benefica per i reni, la circolazione, rafforza gambe e addome, rimuove la stanchezza.

 

Pos. 9 – Durante un’inspirazione si avanza con la gamba destra tornando alla Pos. 4

 

 

 

 

Pos. 10 – Durante una espirazione si avanza con la gamba sinistra, si distendono le gambe tornando alla po. 3.

 

 

 

Pos. 11 – Durante un’inspirazione, si solleva il tronco insieme alle braccia e si estende il corpo all’indietro tornando alla pos. 2.

 

 

 

 

Pos. 12 – Durante una espirazione, si scende con le braccia portandole giunte davanti allo sterno tornando in pos.1

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