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IL RILASSAMENTO YOGA

IL RILASSAMENTO YOGA

Lo Yoga si avvale di una tecnica di rilassamento psicocorporeo chiamato savasana (dal sanscrito sava, cioè “avere l’apparenza di un corpo morto”, e asana, che significa “posizione”: la posizione del cadavere), indicata per eliminare la stanchezza e le tossine dal corpo, per riequilibrare il sistema nervoso e quello circolatorio e per immettere nell’organismo il Prana, o energia vitale. 

SAVASANA è una tecnica di rilassamento, essenziale nella pratica dello yoga, essa consiste nel distendere e rilassare progressivamente le diverse parti del corpo, rimanendo nell’immobilità assoluta. A prima vista può sembrare semplice da eseguire, in realtà è una delle più difficili perchè lo stato di rilassamento che si prefigge di ottenere deve essere sia fisico che mentale.

Per comprendere meglio il principio su cui esso si fonda, facciamo alcune considerazioni puramente anatomiche. I muscoli del corpo umano sono divisi in due categorie principali, i muscoli striati e i muscoli lisci, i muscoli striati sono muscoli sottoposti al controllo della volontà. quindi se decido di muovere un braccio, la mia volontà produrrà una contrazione sui muscoli preposti al movimento voluto, cosi’ per qualsiasi altro muscolo del corpo che ricada in questa categoria.
I muscoli lisci, invece, che sono quelli degli organi interni( stomaco, intestini ecc..), sono detti involontari, in quanto essi si contraggono o rilassano indipendentemente dalla nostra volontà. Quando parliamo di relax muscolare ci riferiamo alla prima categoria, cioè ai muscoli volontari, perchè evidentemente sono questi i muscoli che possono ubbidire al comando mentale. C’è uno stretto legame tra mente e corpo; se i muscoli sono rilassati, anche la mente sarà rilassata. Se la mente è in uno stato ansioso il corpo produce contrazioni muscolari, articolari e viscerali persistenti oltre il necessario e il corpo nè soffrirà. La tensione produce un grande dispendio di energia,  è la causa principale della stanchezza e della predisposizione alle malattie.


Questa considerazione ha una sua importanza, perchè quando si parla in termini generali, di esaurimento dell’energia nervosa, ci riferiamo a contratture muscolari che persistono per mesi o anni senza che ne siamo particolarmente consapevoli.
L’energia nervosa a nostra disposizione non è infinita: abbiamo un potenziale di energia alla quale attingono le varie attività fisiche e psichiche. Se parte di questa energia viene mantenuta attiva in contrazioni inutili, è evidente che non potrà essere disponibile per altre attività. Particolarmente queste contrazioni, che definiamo contratture perché sono involontarie, impediscono il relax a qualsiasi livello le si voglia considerare, fisico o emozionale. Da qui si intuisce facilmente l’importanza di recuperare energia dopo ogni sforzo muscolare o mentale, grazie a un periodo di riposo. Quando però lo sforzo risulta eccessivo, o troppo prolungato nel tempo, le possibilità di recupero si riducono, e si determina uno stato permanente di ipercontrazione responsabile della precoce usura di vitalità, portando inevitabilmente 
al crollo del sistema nervoso.

Sono poche e semplici le regole per ritrovare l’equilibrio psico-fisico. Un buon rilassamento, dissolvendo le tensioni muscolari, procura gli stessi benefici di molte ore di sonno. L’ambiente ideale dovrebbe essere un luogo all’aperto, oppure una stanza raccolta, tranquilla, isolata, calda con luce soffusa; non è facile creare le condizioni ideali per un rilassamento completo, ma anche se le condizioni non sono perfette col tempo la pratica ci permetterà di accrescere la capacità di distaccarci totalmente dai rumori, suoni o voci.
Il corpo dovrà essere disteso su un tappetino, per isolarlo dal pavimento, è importante che la superficie sia in piano e dura, coprire il corpo per evitare il freddo.
Gli indumenti indossati non devono ostacolare la circolazione e la respirazione. 

La pratica non deve condurre al sonno.

Disteso il corpo, disporre le braccia lungo i fianchi, distaccate appena dal corpo; ruotare il palmo delle mani in alto, con dita rilassate. Le gambe distese leggermente divaricate lasciando cadere le punte dei piedi all’esterno. Sistemare il capo con il mento leggermente rientrato, senza premere verso la gola, in modo da distendere le vertebre cervicali. Gli occhi e la bocca sono chiusi, la lingua rilassata.
Ora iniziare a seguire mentalmente i gli atti respiratori, rendendoli via via più rilassati e prolungati,  portando l’attenzione ai piedi investendoli con la espirazione,fino a quando percepiamo il loro rilassamento,( si continua cosi’, con brevi pause, per rilassare tutte le parti del corpo),  saliamo accarezzando con il respiro le caviglie, i polpacci
, le gambe, le ginocchia, le cosce. Rilassare  gli organi genitali, l’addome, i glutei, il bacino,il torace e i polmoni; rallentare il respiro ad ogni espirazione sentendo le tensioni che lasciano il corpo. Rilassare  il torace, il petto, la colonna vertebrale, le mani, i polsi, gli avambracci, i gomiti, le braccia, le spalle, il collo, la gola, la mandibola, le labbra, le guance, il naso, gli occhi, la fronte, il cuoio capelluto e le orecchie. Ora che tutto il corpo è rilassato e abbandonato lo sentiamo pesante , sempre più pesante, con il respiro che entra ed esce libero e rilassato, lasciamoci cullare dal nostro respiro rimanendo consapevoli del profondo e completo rilassamento che pervade ogni parte del corpo. I nostri pensieri sono liberi di andare e venire, li osserviamo come semplici spettatori senza intervenire e giudicare………. Dentro di noi c’è una sorgente di gioia e tranquillità. Lasciamoci pervadere dall’energia positiva che è dentro di noi e intorno a noi……………………………………..
Facciamo un profondo respiro, cominciamo a prendere coscienza del corpo, iniziando dolcemente a risvegliarlo, a partire dalle dita delle mani e dei piedi e pian piano , tutto il resto del corpo. fine

BUONA PRATICA  

                                                                                   HARE OM

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