RAJA YOGA Una via all’integrazione
Dharana (Concentrazione)
Cari Amici, questa volta Swamiji ci parla della necessaria concentrata attenzione che occorre applicare quando tentiamo di meditare. Ma la concentrazione è necessaria anche nella vita normale se vogliamo che quello che facciamo abbia dei risultati validi. Senza di essa sciupiamo solo energia. A maggior ragione se ci vogliamo applicare nella Sadhana. Egli molto praticamente, ci dà anche suggerimenti sulla dieta e sul modo di vivere per raggiungere una buona concentrazione. Sforziamoci nell’ applicarli per arrivare al successo.
e …. Buona Concentrazione !
di Sw Chidananda
Dharana o concentrazione significa tenere la mente fissa su un punto, o immagine, o oggetto e mantenerla per un sufficiente periodo di tempo. Se riuscite a ritirare la mente, mantenerla stabile senza muoverla dall’oggetto della concentrazione, la concentrazione si trasforma in meditazione. Meditazione significa continua concentrazione della mente su un’ idea ad esclusione di tutte le altre.
Concentrazione è una questione di persistenza, di uno sforzo persistente. Non è un processo che dà risultati in quindici giorni. E’ solo quando uno è perfettamente convinto e fermo nella propria fede e nella natura finale della Realizzazione, che può andare nel duro e arido processo della concentrazione. Ci sono vari metodi per far sì che questo processo diventi stabile e di successo, e più interessante possibile.
La concentrazione è sempre piacevole per un Bhakta (devoto) perché pensare al proprio Amato è piacevole. Cercare di pensare a quello che è più piacevole per voi, e la mente si fisserà spontaneamente. Mentre per un vedantino, egli deve invocare onde di ispirazione come: “ Io sono Gioia, indescrivibile Beatitudine, ecc.” Egli cerca di riempire se stesso con questo tipo di elevazione, molto più difficile.
E’ una questione di allenamento mentale. I ricercatori cercano di adottare vari sistemi – concentrazione sul suono OM, o ripetendo un mantra – così che in nessun momento la mente cessa la concentrazione. Se la mente rifiuta di concentrarsi, allora lasciate andare, leggete un libro o cantate dei bajan. Quando lo stato d’animo ritorna, fate la concentrazione.
Per una concentrazione di successo sono necessarie due cose: la mente dovrebbe essere sottile e la mente dovrebbe essere sattvica o pura. Sattva o purezza sono sinonimi. Tutto dovrebbe essere sattvico, tutto quello che è rajasico o tamasico deve essere evitato. Se ci sono sensuali pensieri grossolani di amore, odio, ira, gelosia, invidia, vendetta, pensieri di mangiare e bere, di godere, di cinema, spettacoli e TV, allora la mente è grossolana. Se non avete distacco, allora la mente continua ad essere attaccata a varie cose. Il nemico finale della mente è la mancanza di distacco (vairagya). Il Signore Krishna ha detto: “ E’ senza dubbio molto difficile controllare la mente, ma è possibile attraverso lo sforzo persistente ed essendo stabiliti in vairagya.” ( B G, 6.35). Voi dovete abbandonare tutti i desideri e gli attaccamenti e sviluppare il distacco. Il distacco viene da una costante e continua discriminazione.
Una cosa che dovete cercare di evitare quanto più è possibile nella vostra vita quotidiana, sono quei contatti che fanno si che la mente vada all’esterno, i contatti che stimolano i desideri. Non abbiate attaccamento a nessuno. Non mantenete contatti con gente mondana. Abbiate contatti con persone sante, saggi e veri aspiranti spirituali. Cercatevi un luogo dove lo scenario è spirituale, da qui viene il bisogno di isolamento.
Anche la dieta deve essere sattvica per essere conduttiva allo Yoga; deve essere tale che non disturbi la concentrazione. Una causa comune e universale per cui la dieta disturba la concentrazione è la mancanza di moderazione. Ci sono poi cibi che producono vento. Il gas intestinale disturba il Prana e questo disturba la concentrazione, quindi il sadhaka dovrebbe essere molto attento al cibo e all’ambiente esterno. Deve rendere la mente introversa. La concentrazione è 1 per cento questione di teoria, e 99 per cento questione di pratica. Abhyasa (pratica) è la chiave del successo nella concentrazione. Solo la pratica quotidiana vi aiuterà. Dio vi benedica!
BUONA PRATICA
HARE OM