Continua da….Yama: etica yoga
…Niyama
Yama e Nyama, i primi due “gradini” del sentiero Yoga, hanno lo scopo di offrire un fondamento etico adeguato al tirocinante.
Attualmente esistono due tipi di approccio alla pratica yoga. Uno, definito “yoga moderno”, che ha per oggetto lo sviluppo di certe abilità psico-fisiche, alla ricerca della salute fisica e per ambizioni personali, per questo scopo l’etica di Yama e Nyama non è affatto necessaria.
L’altro approccio allo yoga, legato alla tradizione classica (quella che ha permesso allo yoga di giungere fino a noi), èesposto dal saggio Patanjali e che và distinto dal cosiddetto “yoga moderno”, poichè il suo obbiettivo non è lo sviluppo delle abilità psico-fisiche, ma l’autorealizzazione. Per poter seguire questo sentiero è essenziale seguire un codice etico di ordine elevato, Yama e Niyama appunto.
La finalità principale di questa etica è di eliminare tutti i disturbi mentali ed emotivi che caratterizzano lo stile di vita rivolto unicamente al di fuori di se stessi, causa di afflizioni interiori piuttosto comuni.
Niyama insieme a Yama contribuisce alla formazione del giusto carattere richiesto ad un sincero praticante yoga. In senso generale le osservanze dello Yama, come esposto in precedenza, sono finalizzate ad educare la mente del praticante a coltivare attitudini ed emozioni positive nelle relazione con il prossimo.
Nyama invece, riguarda comportamenti e pratiche da seguire regolarmente giorno dopo giorno, qualunque siano le circostanze nelle quali ci si trova. Sia che si viva completamente isolati da ogni relazione sociale, sia che si viva nelle affaccendate situazioni sociali.
Letteralmente, Niyama significa avvicinarsi a ciò che va oltre le limitazioni. Niyama sono osservanze etiche comportamentali alla base del sentiero Yoga, per rafforzare la psiche a livello emozionale e per ben orientare la mente del praticante verso l’obiettivo finale dello yoga; l’autorealizzazione (Y.S. II-32).
Yama e Niyama si riferiscono al “Sé”, alla sua naturale esigenza di pulizia dalle contaminazioni mentali negative.
In pratica Nyama sono cinque attitudini da sviluppare:
- Saucha = pulizia fisica e mentale… assenza di confusione
- Samtosha = appagamento, sapersi accontentare
- Tapas = Sforzo, disciplina portatrice di positivi risultati
- Svadhyaya = studio di sé, conoscenza di sé stessi attraverso l’auto analisi
- Isvara-Pranidhana = Attiva umiltà sia verso un “Principio Superiore” che verso chi ha già realizzato lo yoga.
La pratica dei Nyama secondo il saggio Patanjali è il fondamento su cui si deve erigere il processo di purificazione (Kriya), tanto da definirlo “Yoga preliminare”. Poichè attraverso Niyama si rimuovono tutte le impurità fisiche e mentali, esso rappresenta il terreno fertile su cui far crescere e maturare il fine ultimo dello yoga Darshan; uno stato d’essere in “permanente equilibrio e in pace”.
Buona Vita