Cos’è il corpo e come viene definito dallo yoga
Il termine yoga per corpo è Ghata (Deha o Sharira), significa contenitore. Questo contenitore (il corpo appunto) con l’uso si “sporca” e diviene impuro, le impurità vanno rimosse, lo Hatha Yoga ci spiega come e quali sono i parametri che ci permettono di sperimentare il nostro corpo e le sue impurità. Da un punto di vista anatomico il corpo umano è formato da diversi tessuti che formano apparati e sistemi, ma l’unica struttura che noi possiamo veramente utilizzare volontariamente sono i muscoli, per cui il concetto di corpo è legato al concetto di muscolo.
Parlare è una attività muscolare così come camminare, respirare, gesticolare, anche urinare è una azione muscolare, come parlare e respirare, tutte sono sempre e solo attività muscolari. Infatti se i muscoli sono paralizzati non si può più fare nulla. A parte le funzioni sensoriali e le attività ghiandolari, tutto nel corpo è legato al funzionamento dei muscoli.
Quando abbiamo dei dolori significa che i muscoli sono in uno stato alterato poiché qualunque tipo di attività io svolgo la muscolatura viene sempre interessata, sollevo un braccio, c’è una contrazione muscolare, faccio un passo, c’è una contrazione muscolare, il problema è che non sempre ad una contrazione segue una distensione, pensiamo di rilassarci, ma spesso le tensioni rimangono, spesso a livello profondo, ed è così che il corpo diventa “sporco”.
Come facciamo a purificare il corpo? Rilasciandone le tensioni, intervenendo a livello di muscolatura. Questa azione di rilassamento delle tensioni muscolari rappresenta l’opposto di quanto è avvenuto prima, se prima avevo contratto i muscoli accumulando tensioni, comincerò a cercare di rilassare sempre più in profondità per innescare un processo inverso, il contrario di contrarre è rilasciare, il contrario di tendere è distendere, allungare, fare dello “stretching passivo”.
Il principio guida è che usando il corpo diviene impuro (tensioni muscolari), le impurità si accumulano e fanno sì che l’esperienza che noi facciamo del nostro corpo è di natura negativa, come la macchina che quando è pulita ci dà una bella sensazione, quando è sporca una sensazione spiacevole.
Quando sperimentiamo le “impurità” come tensioni, crampi, dolori, tremori, spasmi del corpo, anziché accettarle passivamente, bisogna cercare di liberarsene, lo Yoga e nello specifico lo Hatha Yoga rappresentano prima di tutto un mezzo per la rimozione delle impurità/tensioni (Deha Suddhi), con l’aiuto dello stretching passivo dei vari gruppi muscolari.
La Sadhana yoga trasforma questo concetto di Deha Suddhi in una esperienza di allungamento muscolare (stretching), qualunque sia il tipo di pratica scelta i muscoli non andranno mai contratti, ma solo distesi.
Rispetto allo Hatha Yoga ci sono due approcci: lavorare con le posture e rimanere a livello superficiale, oppure, passare dalla superficie all’interno per lavorare in profondità.
Una buona pratica di asana ci aiuta innanzitutto a tenere il contenitore ben pulito in superfice, tuttavia le asana non vanno praticate in modo meccanico, ma con la consapevolezza del loro ruolo nei riguardi non solo del corpo fisico, ma anche della mente. Ghata Shuddhi significa tenere il contenitore pulito non solo all’esterno ma anche all’interno.
Se facciamo una pratica dobbiamo sapere bene perchè la facciamo, qual’è lo scopo, qual’è l’obiettivo. Ghata shuddhi non è un concetto intellettuale, ma si riferisce ad una esperienza che riguarda la nostra intera esistenza.
Hathapradhipika Cap.I – v.10
Samsara-tapataptanam samasrayamatho hathahAsesayogajagatam-adharah kamatho hathah
Samsara-tapataptanam samasrayamatho hathahAsesayogajagatam-adharah kamatho hathah
“Lo hatha-yoga è il rifugio in cui trovano protezione coloro che sono afflitti da tutte e tre i tipi di sofferenza (fisiche, interne e mentali). Per coloro che sono impegnati in ogni tipo di yoga, lo hatha-yoga è come una tartaruga che sostiene il mondo”.
Buona vita, con una buona pratica.
M.to Felice Vernillo