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Lo yoga della tradizione unisce lo sport

 

di Felice Vernillo (Arjun Yogi)

La tradizione Yoga si avvale di testi redatti da Guru realizzati (le uniche autorità preposte a “legiferare” in materia Yoga). Testi che rappresentano le “norme” guida relative alla disciplina dello Yoga. Quindi se vogliamo rendere applicato lo yoga al giorno d’oggi non possiamo ignorare le norme che lo regolamentano da 6000 anni poiché è grazie a queste “norme” che è potuto giungere fino ai giorni nostri.

Senza alcun dubbio questo riguarda anche la cosiddetta Ginnastica Yoga.

Il Testo “Codice” dello hatha-Yoga :Hatha Pradipika (La luce dell’hatha yoga)di Swatmarama Swami

E’ uno dei testi più antichi (XV sec) che tratta la disciplina dell’hatha-yoga, l’opera si suddivide in 4 capitoli, denominati dall’autore “lezioni”

Prima lezione: Descrizione delle principali āsana

Seconda lezione: Descrizione delle tecniche di prānāyāma

Terza lezione: descrizione dei bandha e mudrā – kriya più importanti

Quarta lezione: Il samādhi

Svatmarama espone lo hatha-yoga solo per il Raja-yoga. (H.P. cap.I° V.2)

Svatmarama insegna lo hathapradipika a coloro che confusi da molte dottrine non conoscono il Raja-yoga (H.P. cap.I° V.3)

 IL RAJA-YOGA:

Lo Hatha-Yoga è costituito da:

  1. ASANA
  2. PRANAYAMA
  3. BANDHA MUDRA – SAT KARMA KRIYA
  4. SAMADHI

H.P. cap.I° V.10 – Lo hatha-yoga è il rifugio in cui trovano protezione coloro che sono afflitti da tutte e tre i tipi di sofferenza: fisica, emotiva e mentale

L’aspetto ginnico o ginnastica yoga si limita alla pratica di asana (posture fisiche)

ASANA
H.p.I-17: la postura deve produrre stabilità, salute e leggerezza delle membra

Y.S. cap. II v.46 La postura deve essere Senza sforzo, Comoda, Stabile

Posto che per qualunque tipo di attività, è necessaria una posizione;

  • Lo yoga fa una distinzione tra posizione(Pavitra) e postura(Asana)
  • Posizione del corpo (Pavitra) – È quella situazione in cui il corpo assume una determinata posizione che abbia a che fare con il mondo esterno.
  • POSTURA (Asana)- Quando facciamo qualcosa che riguarda noi stessi, all’interno.
  • Non svolgiamo un’attività esterna, attraverso l’uso delle braccia e delle gambe ma prendiamo quella postura per poter dare il via alle percezioni interiori.

La parola stessa lo spiega, La radice etimologica di “Asana” è ASA, ovvero: DOVE IO SONO CONNESSO

Letteralmente significa: Dove io sono… …In che stato sono…

Con asana, di solito ci si riferisce a posizioni che coinvolgono solo il corpo, non l’individuo. Mentre secondo lo Yoga, il corpo non è che il punto di partenza per accedere all’individuo. Il corpo è come un’automobile’, l’individuo, il sé… l’autista

Quindi Asana è una postura fisica ma, può anche essere un atteggiamento mentale.

SE ASANA YOGA è ciò che contribuisce ad assumere una postura stabile e comoda

Visto che Asana implica il concetto di stabilità, la capacità di essere stabili richiede essere connessi all’interno (tramite la funzione respiratoria), per fare ciò lo yoga si avvale del Pranayama: l’esperienza consapevole dei movimenti respiratori. In tal modo si acquisirà la percezione del proprio grado di stabilità o di instabilità.

Un altro codice yoga scritto da Patanjali “Yoga Sutra” 2°- 49: Essendo raggiunta l’Asana, in modo stabile e comodo, si diventa consapevoli dei movimenti del proprio respiro.

Date le due capacità della persona, sia di rivolgersi verso l’esterno che di rivolgersi all’interno

  • La pratica delle Asana Yoga deve implicare il coinvolgendo entrambi gli aspetti

Infatti PATANJALI ci dice che ci sono due modi di praticare “Yoga”:

  1. Bahiranga Yoga, che letteralmente significa “Yoga esterno
  2. Antaranga Yoga, interiorizzazione delle proprie facoltà, Yoga rivolto

verso l’interno (verso l’individuo)

Così continua Patanjali nello yoga sutra Y.S. 2°- 49:

  • Avendo raggiunta l’Asana, in modo stabile e comodo, si diventa consapevoli dei movimenti del proprio respiro (inspiro – espiro), dell’energia (Prana) che ne produce il movimento e di come questa energia agisce all’interno

QUALI PUNTI IN COMUNE E QUALI DIFFERENZE TRA GINNASTICA E GINNASTICA YOGA?

GINNASTICA

  • Attività fisica che ha per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica (Comune allo yoga)
  • Attività fisica dinamica in cui il corpo assume una determinata posizione che abbia a che fare con il mondo esterno. (Comune allo yoga)

 

Attività sportiva finalizzata alla salute e al fitness con metodologia yoga

La normativa Yoga vigente recita:

  • Lo hatha-yoga (è il rifugio in cui trovano protezione coloro che sono afflitti da tutte e tre i tipi di sofferenza: fisiche, emotive e mentali (Comune alla ginnastica)
  • Attività dinamica – statica atta a produrre stabilità, salute e leggerezza delle membra(Comune alla ginnastica)
  • Posture: Senza sforzo, Comode, Stabili (solo nello Yoga)
  • Attività Sportiva che utilizza le due capacità della persona, sia di rivolgersi verso l’esterno che all’interno (Infatti la pratica di Pranayama, concentrazione, meditazione sono presenti solo nello yoga)

RIASSUMENDO

DIFFERENZE PER MANTENERE INTEGRA LA GINNASTICA E ALTRETTANTO INTEGRO LO YOGA

  • La Ginnastica: usa principalmente il corpo in movimento

Si occupa principalmente dell’attività psico-motoria (non sono previste pratiche respiratorie specifiche, né meditative)

  • L’attività sportiva finalizzata alla salute e al fitness con metodologia  Yoga: usa Posture(staticità)

si occupa sia dell’attività psico-motoria che dell’attività psico-percettiva: usa il corpo, la concentrazione sulla respirazione

La Postura nella Ginnastica Yoga secondo la tradizione significa

LENTEZZA – FERMARSI – SILENZIO(interiore) ovvero: L’equilibrio di tutto l’essere

La società contemporanea sempre più angosciata dal tempo, dalla velocità e dal rumore ha più che mai bisogno di …….LENTEZZA….PAUSE….SILENZIO INTERIORE

Proprio per questo LA METODOLOGIA YOGA…..E’  PROPEDEUTICA A TUTTE LE ATTIVITÀ SPORTIVE!

 

OM SHANTI

 

 

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