L’importanza del Buon Senso per uno Yogi. Sw. Atmaswarupananda
C’è una vitale differenza tra il successo nella pratica yoga e quello nella vita mondana. E se questa vitale differenza non viene capita, allora il successo nella pratica della meditazione ci sfuggirà. La differenza fondamentale è che mentre nella ordinaria vita sociale, successo significa raggiungere qualcosa di nuovo, ottenere qualcosa dall’esterno, il successo nella meditazione invece, significa scoprire quello che siamo sempre stati. Invece di raggiungere qualcosa di nuovo, significa liberarsi di qualcosa che abbiamo, che è il nostro ego.
Se questa vitale differenza non viene capita, noi possiamo passare anni e anni a praticare yoga e meditazione ci meravigliamo chiedendoci perché non stiamo facendo nessun progresso, perchè nostra vita non si trasforma positivamente in modo significativo.
Ma, a parte questa vitale differenza, il successo nella pratica yoga e nella meditazione richiede quasi tutti gli stessi ingredienti di quelli nella vita mondana. Richiede un chiaro concetto dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, richiede un duro lavoro. Richiede impegno emotivo e dedizione. Richiede un intelletto acuto, sopratutto, richiede forza di volontà. Ma anche con tutti questi fattori, il più importante ingrediente del successo, sia nella vita mondana che nella meditazione, è il buon senso.
Gurudev diceva frequentemente: “Usate il vostro buon senso.” Qualcuno in cucina usando il buon senso può fare dei piatti migliori di chi non l’adopera, anche se ha un diploma in scienze della nutrizione. Una persona negli affari che si è creata la propria posizione ed usa il buon senso, può superare le prestazioni di uno laureato che non lo adopera. Un dottore può avere degli ottimi voti nella scuola di medicina, mentre un collega che ha voti medi ma che adopera il buon senso, avrà miglior successo nella diagnosi.
E’ così anche nella pratica yoga e nella meditazione. Possiamo avere un brillante intelletto, possiamo essere molto devoti, possiamo avere una forte volontà, ma se non introduciamo nella pratica il nostro buon senso, allora il nostro intelletto, le nostre emozioni e la nostra forza di volontà saranno usate male e male applicate.
Perché accade che il buon senso ha successo dove l’intelletto, l’emozione e la forza di volontà possono fallire? Perché il nostro buon senso sorge dal nostro Guru interiore. Il nostro buon senso è radicato nel Divino stesso, il Divino che è onnipresente, onnipotente e onnisciente. Il Divino ha tutte le risposte di cui abbiamo bisogno.
Così, mentre dovremmo usare il nostro intelletto, mentre dovremmo utilizzare vantaggiosamente le nostre emozioni e la nostra forza di volontà, la chiave del successo risiede nel nostro buon senso, nella nostra abilità a venire in contatto con l’Intelligenza interiore – l’Intelligenza che ognuno di noi ha e, in ultima analisi, quell’Intelligenza su cui ognuno di noi deve fare affidamento.
BUONA PRATICA