Swami Chidananda ritorna sul fondamentale processo della meditazione. Come Egli dice, è necessario svuotare la mente da tutto quello che non è divino e riempirla esclusivamente di qualità divine. E’ una dura lotta perché quando siamo occupati nelle attività è molto difficile rimanere agganciati al Divino che ci sostiene pervadendo ogni cosa in questo universo; mentre durante i momenti in cui vogliamo meditare siamo sopraffatti da pensieri esterni. Ma come dice Krishna nella Bvagavad Gita(BG. VI 35) “La mente è difficile da controllare ma con il distacco e con la pratica costante può essere dominata.” Quindi Distacco e molta pratica Costante!!!
Il Processo della Meditazione di Sw Chidananda
La meditazione è il più nobile esercizio che la mente umana possa fare per ottenere la suprema beatitudine . E’ l’esercizio della parte più profonda del vostro essere. Meditazione è svuotare se stessi da tutto quello che non è Divino e riempire la mente di qualità Divine. Un continuo ed ininterrotto flusso di amorevoli pensieri Divini è la vera essenza della meditazione. E’ uno stato della mente in cui l’intera mente è riempita soltanto di essenza divina.
Ricordo sempre il detto che una mente vuota è il laboratorio del diavolo. Ogni cosa può entrare nella mente quando è vuota. Così a quelle persone che ignorano completamente il vero processo, io ripeto: “ Meditazione è riempire la mente con pensieri Divini.”
Questo significa svuotare la mente da tutto quello che non è divino (non-Atman). Ma questa è solo una parte del processo. Il vero processo è riempire la mente di essenza Divina.
La consapevolezza divina è sempre presente, quando si svuota la mente non si crea un vuoto, perché la mente è piena di essenza divina, è la nostra naturale essenza.
Si dice: “Dove c’è il Supremo, non c’è desiderio per il mondo.” Il Divino dice: “ Io sono un geloso Maestro, non tollero la presenza di null’altro nel posto che è riservato a Me.” Il cuore dell’uomo è il trono dell’essenza Divina. La meditazione è vuotare noi stessi di tutto quello che non è Divino e riempirla di energia Divina.
Non cercate di assoggettare la mente. Non cercate di espellere con la forza i pensieri. Non usate la forza. Non dovreste sprecare la vostra energia in processi negativi. Non badate ai pensieri. Se altri pensieri sorgono nella mente, non fatevi coinvolgere, semplicemente ignorateli, ed afferratevi stretti al Divino. Dite soltanto alla mente: “ Non importa quello che fai, io penso all’energia Divina”. Se la mente inizia a scivolare via dall’idea Divina, ripetete… OM, OM, OM … La mente prende la forma dell’idea su cui dimora con amore, attenzione e concentrazione.
In pratica la meditazione non è altro che staccarsi e attaccarsi – staccare la nostra coscienza dalla consapevolezza del mondo esterno e attaccarla al nostro ideale interiore, la Realtà Ultima. E’ escludere i sensi dall’istintiva percezione del mondo esterno e rivolgere la facoltà interiore dalla mente pura all’ideale da raggiungere. Questa è la via finale attraverso cui il ricercatore deve entrare nel regno spirituale.
La concentrazione spirituale è basata sulla negazione della personalità individuale affermando: “Io non sono il corpo, non appartengo a questo mondo deperibile, io sono un’ entità spirituale sempre perfetta, sempre libera.”
Qui il praticante cerca di concentrarsi sulla sorgente interna del suo Essere. Sente e afferma che non c’è alcun universo, né sole né luna. Cancella l’universo dai suoi pensieri. Voi soltanto siete. dopodichè lentamente cominciate a negare la vostra personalità – la testa, la faccia, gli arti, ecc. Poi cosa c’è?…… Quando sentite che non c’è più assolutamente nulla, lentamente portate dentro il pensiero che lì è SOLO il Divino Riempite la vostra mente con il vostro personale concetto di Divino.
Se siete un Vedantino, sentite che c’è solo una vasta, espansa, illimitata esistenza, una Pace insondabile e una Beatitudine infinita. Non c’è nient’altro.
Queste due cose – negare l’intero mondo ed la vostra personalità, ed affermare positivamente solo la presenza dell’Essenza Spirituale – sono aiuti potenti. Più le praticate, più facilmente entrate nello stato di meditazione. Quando non c’è più alcun pensiero del mondo e l’intera coscienza è riempita dell’unico pensiero del Divino, allora inizia la meditazione.
La concentrazione è 1 % questione di teoria e 99 % questione di pratica. Solo la pratica giornaliera vi aiuterà, abhyasa: la pratica, è la chiave del successo nella concentrazione e nella meditazione.
Che il Divino possa benedirvi con una meravigliosa concentrazione di mente e successo nella profonda meditazione. Buona Pratica!!!!
Hari OM !
OM Namo Bhagavate Sivanandaya !
OM Namo Bhagavate Chidanandaya !