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STORIA DELLO YOGA

 

Origini, Storia e Significato dello Yoga

 

LE ORIGINI DELLO YOGA  secondo scavi fatti da John Marde nella valle dell’indo a Moherjo-daro (attuale Pakistan), ex territorio Indiano, gli scavi portarono alla luce i resti di un’antichissima civiltà fatta risalire a ben 3000 anni A. C. Si rinvennero plachette, amuleti, sigilli, raffigurazioni scolpite che raffigurano asceti in posizioni Yoga, questo periodo durò, secondo un altro eminente studioso, John Marshall, 1000 anni che sommati ai 3000 cui risale quella civiltà, gli studiosi fanno risalire l’origine dello Yoga a 6000 anni dall’attuale era. Diversi studiosi asseriscono che esiste una connessione tra la civiltà della valle dell’indo e la civiltà vedica, civiltà sviluppatasi principalmente in India. Pur non essendovi nessuno scritto riguardante lo sviluppo dello Yoga nel tempo, l’inizio dello Yoga può essere trovato senza alcun dubbio nella letteratura vedica. Dei quattro Veda il più antico è il RgVeda. Il termine Yoga è usato nel Rgveda, anche se con significati diversi da come viene usato oggi. Le vere basi dello Yoga come sistema nasce con le UPANISHAD tra le prime di esse troviamo le basi del Kriya Yoga.

La tradizione ha trasmesso per secoli ogni conoscenza e pratica dello yoga , oralmente, da Guru (maestro realizzato) a Discepolo, come una catena, chiamata Parampara. Solo nel periodo 250 a.c  Patanjali  compose un’opera (Yogasutra) in cui mise  per iscritto il cammino dello yoga. Qust’opera  ancora oggi rappresenta un patrimonio per l’intera umanità.Con quest’opera Patanjali ha reso accessibile a chiunque il cammino yoga, descrivendo con chiarezza cosa lo yoga è,  qual’è il suo fine e come raggiungere lo scopo.    

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Lo Yoga è un patrimonio, un tesoro per l’umanità intera, all’interno del quale è contenuto tutto ciò che può servire a compiere il percorso verso la realizzazione di se stessi, nella consapevolezza dell’unità del tutto. Per questo crediamo che lo Yoga debba essere riportato al suo intento originario, dei Maestri e di tutti quei praticanti che hanno fortemente desiderato e voluto plasmare un  grandioso strumento di ricerca che potesse dare  risposte concrete alle eterne domande dell’uomo.

Lo Yoga che la tradizione ci ha tramandato senza distorsioni, è più che mai contemporaneo se applicato e seguito secondo gli insegnamenti di maestri autentici come Swami Sivananda saraswati di Rishikes.

Lo Yoga è la scienza che ci indica la strada più efficace per eliminare i nostri difetti e i nostri punti deboli, e come ottenere lo stato di perfezione, libertà e beatitudine “ lo stato in cui c’è unione con l’assoluto”. La parola Yoga significa “Unione”. Unione del sé individuale con l’assoluto o Sé universale. Lo Yoga è un sistema metodico di ottenere la perfezione e l’integrazione attraverso il controllo dei diversi elementi della natura umana, sia fisica che psichica. Per riunire il sé individuale con l’assoluto, è necessario giungere prima alla realizzazione del proprio sé. La strada per la realizzazione del sé, è stata tracciata in maniera splendida dagli antichi saggi dell’India. Si comincia esercitando in modo graduale, completo e armonioso il corpo fisico, lo yogi (praticante di yoga) crede nell’ideale “ Mente sana in corpo sano”, crede in ciò perché sa che corpo e mente sono basilarmente uno, ciò che avviene in uno è inevitabilmente riflesso ed ha effetto sull’altra. Eppure un “corpo perfetto” non è lo scopo dello Yoga, perché lo Yogi sà che il corpo è soggetto inevitabilmente a decadimento, è uno strumento che è bene tenere in buone condizioni, finché dura. E’ bene mantenere sano questo veicolo finchè non lo si porta a destinazione.

La destinazione è descritta come “ Realizzazione del sé ” ( o propria identità). Lo Yoga si occupa del corpo mediante la pratica di posizioni chiamate , ASANAS. Quasi tutte le posizioni yoga, hanno a che fare con la colonna vertebrale, per assicurare ad essa flessibilità e robustezza. Se la spina dorsale è flessibile, il sistema nervoso centrale è reso potente e la forza psichica chiamata “ PRANA” circola liberamente prevenendo le malattie e promuovendo il benessere. Lo Yoga promuove la salute, ma questa non è solo assenza di malattia, è una condizione che davvero trascende il corpo e la mente. Questo genere di salute è lo scopo dello Yoga.

Quando la parte fisica dello Yoga è stata praticata in modo attento, sistematico e diligente, la mente dello Yogi  diventa calma in modo naturale, le sue emozioni sono sotto la sua guida. Eppure sarebbe un errore dare queste conquiste per scontate.

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Lo Yoga richiede anche una ferma disciplina mentale ed emotiva. Le pratiche fisiche dello Yoga, senza lo sforzo corrispondente nel dirigere la mente e le emozioni, falliscono nello scopo ( Swami Venkatesananda).

Lo Yoga non chiede altro che la volontà di disciplinare sé stessi ed una applicazione sincera dei suoi metodi Psico- fisici di auto-cultura. C’è soprattutto un fattore che manca in quasi tutti gli esseri umani, che impedisce e ostacola la condizione di salute. E’ la CONSAPEVOLEZZA, la conoscenza diretta di quel potere e di quella intelligenza che, dall’interno del corpo, promuove lo sviluppo e la salute e allontana germi e virus. Non ci riferiamo ad uno studio fisiologico del corpo umano, ma ad uno studio diretto che ognuno può e deve fare sul proprio essere. Ciò vuol dire dirigere la mente verso l’interno di sé e rendersi conto del miracolo che è ad esempio la respirazione più adeguata. Vuol dire rendersi conto dell’intelligenza meravigliosa che, anche quando noi dormiamo, comanda il battito del cuore, la digestione, la circolazione e la respirazione stessa. Vuol dire aver presente quel potere dentro di noi che cura le malattie e guarisce le ferite. La tendenza oggi è di dimenticare queste capacità naturali e di prendere medicine per qualsiasi malessere, anche lieve. Un uso continuo a questo livello tende ad “addormentare” le facoltà vitali nell’organismo. Lo Yoga risveglia i poteri latenti nel corpo e con la  sua pratica costante si ottiene freschezza, pienezza di energia e rilassamento. Questi benefici si sentono soprattutto quando si è acquisita la tecnica di esecuzione delle asanas yoga; quando si rimuovono gli ostacoli iniziali.

Con la pratica costante lo yoga conferisce tranquillità mentale, coraggio, fiducia in se stessi e negli altri, maggior energia e vitalità,  quindi un alto grado di salute. Con lo Yoga si impara a capire non solo il corpo, ma anche la mente: serenità, calma e concentrazione saranno in nostro possesso. Quando queste qualità saranno in noi, la salute e la bellezza emaneranno da noi come l’aroma da un fiore. Questo processo viene chiamato Kriya yoga (purificazione), solo a questo punto il vero sé si rivelerà.

I DIVERSI SENTIERI YOGA 

Lo Yoga , come abbiamo detto, ha come scopo ultimo l’unione del sé individuale con il SE’ universale. Le varie strade o tecniche elaborate dagli antichi yogi, attraverso la loro diretta esperienza, non sono altro che, i vari mezzi per giungere alla realizzazione del sé individuale, sono la continua ricerca di uno stato di armonia, pace e serenità interiore. Condizione essenziale affinchè il sé individuale possa rivelarsi. Le varie tecniche non sono altro quindi che i mezzi per il raggiungimento di un unico fine. I mezzi sono molti il fine è unico. Ecco perché le diverse tecniche nel nome che le contraddistinguono hanno un termine che le identifica e uno che li accomuna:

HATHA-YOGA = pratica di posizioni e tecniche di respirazione. 
KARMA-YOGA = pratica attraverso l’agire disinteressato. 
VEDANTA–YOGA = pratica attraverso lo studio filosofico. 
TANTRA-YOGA = pratica di tecniche atte al risveglio dell’energia vitale (Kundalini). 
BHAKTI-YOGA = pratica dell’amore divino attraverso pratiche devozionali. 
RAJA–YOGA = pratica del sentiero yoga in 8 fasi:
                          1) YAMA                (osservanze morali verso altri)
                          2) NYYAMA          (osservanze morali verso se stessi)
                          3) ASANA              (posizioni)
                          4) PRANAYAMA  (respirazioni)
                          5) PRATYAHARA (distacco sensoriale)
                          6) DHARANA        (concentrazione)
                          7) DHYANA          (meditazione)
                          8) SAMADHI         (liberazione o illuminazione)

Queste sono le principali. 
Ogni tecnica fu praticata e poi trasmessa da grandi maestri con una connotata attitudine. Pertanto ogni tecnica si adatta a persone con una particolare attitudine conferendo cosi’ ad ogni individuo uno strumento più incline alle sue potenzialità, permettendogli cosi un percorso più agevole. Questo spiega perché lo Yoga possiede una potenzialità ed una universalità che gli ha consentito di giungere fino ad oggi in una veste straordinariamente attuale. Ancora oggi come migliaia di anni fa, chiunque abbia il desiderio di ricercare la propria vera dimensione, la propria identità, può trovare in esso la strada più confacente alle sue personali attitudini.

 

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